fuga a due voci (1943)
Titolo originale: fuga a due voci
Produzione: Italia|77 min| bianconero|
Commedia, Musicale
in una casa di produzione cinematografica tutti sono in stato di agitazione, dal produttore agli sceneggiatori, perché non riescono ad imbastire la trama con protagonista un baritono, quand'ecco che costui arriva e racconta ai presenti ciò che gli è accaduto giorni prima: conosciuta una graziosa fanciulla in una cittadina e perduto il treno, i due avevano vagato tutta la notte alla ricerca di un alloggio, finché erano stati arrestati per vagabondaggio e portati in guardina. a ciò si aggiunge pure l'arrivo del padre di lei, di uno spasimante e del legittimo fidanzato che generano confusione ed equivoci vari. tale racconto piace molto al produttore che fa mettere al lavoro tutti i dipendenti dell'azienda per preparare il film, ma non si trova il finale. sarà proprio la graziosa fanciulla a dare una felice conclusione perché, venuta a conoscenza dell'identità dell'uomo incontrato casualmente e lasciato l'ingombrante fidanzato, si butterà fra le braccia dell'affascinante baritono del quale si è innamorata.
Regia
Carlo Ludovico Bragaglia: regista
Luigi Carpentieri: aiuto regista
Produzione e Sceneggiatura
Carlo Ludovico Bragaglia: sceneggiatore
Aldo De benedetti: sceneggiatore
Interpreti e Personaggi
Personale tecnico
Rodolfo Lombardi: direttore della fotografia
Vincenzo Seratrice: operatore
Mario Rappini: scenografo
Gino Bechi: musiche
Gabriele Varriale: montatore
Alfredo Montori: scenografo
Tommaso Barberini: fonico
Raffaele Colamonici: direttore di produzione
Nello Dipaolo: fonico
Cesare A. Bixio: musiche